Albrecht Dürer e i solidi fantastici by AA.VV

autore:AA.VV. [AA.VV.]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Pelago
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00

Il martirio dei diecimila cristiani

1508 (olio su tavola trasferito su tela)

Vienna, Kunsthistorisches Museum

DÜRER L’ARTE E LA SCIENZA

Altare Paumgartner

1503-1504 (tempera su tavola)

Monaco, Alte Pinakothek

ALBRECHT DÜRER, L’ARTE E LA SCIENZA

di Luigi Grasselli

La geometria di un artista rinascimentale

Le conoscenze matematiche e i trattati

Esponente di spicco della cultura umanistica tedesca, pittore, incisore, teorico d’arte e matematico, Albrecht Dürer appartiene alla categoria degli artisti poliedrici rinascimentali, per i quali arte e scienza rappresentavano i fondamenti complementari e inscindibili per la ricerca della verità e delle leggi che governano l’universo. Nel solco di Leon Battista Alberti e Piero della Francesca, l’artista di Norimberga si dedica in particolare allo studio dei metodi prospettici e della geometria classica greca da cui questi traggono alimento, pubblicando nel 1525 uno dei primi trattati sulla materia in lingua tedesca. Il rigore matematico della prospettiva mira, infatti, ad attribuire un carattere di universalità e armonia alla rappresentazione spaziale, in cui tutto appare proporzionato e verosimile. Nel contesto rinascimentale, che vede le attività artistiche e scientifiche protagoniste nella ricerca dei princìpi che regolano un mondo armonico e razionale, il crescente interesse per la prospettiva stimola una rivisitazione delle teorie e delle tecniche funzionali alle necessità pittoriche e favorisce la genesi di nuove idee in ambito geometrico. Sono dunque questi artisti scienziati, dapprima Alberti (De pictura, 1435), poi, in modo più organico e rigoroso, Piero della Francesca (De prospectiva pingendi, 1475), a codificare per primi le regole della visione prospettica.

Influenzato dai loro trattati, di cui venne certamente a conoscenza durante i prolungati soggiorni italiani, e dalle ricerche di Leonardo da Vinci a lui contemporaneo, Dürer si dedicò con intensità allo studio dei metodi prospettici e dell’intero corpus della geometria euclidea. Nel 1525 pubblicò, come anticipato, Underweysung der Messung mit dem Zirckel und Richtscheyt (“Manuale di misurazione con riga e compasso”), ampio trattato di geometria, disciplina senza la quale, afferma, «nessuno può essere o diventare un artista completo» [Figura 1]. Rivolto principalmente ai colleghi pittori d’oltralpe, il volume ebbe subito ampia diffusione nell’Europa centrosettentrionale, tanto da venire presto tradotto in latino con il titolo Institutiones Geometricae da Joachim Camerarius (Parigi, 1532) e successivamente, a partire da tale versione latina, in volgare italiano da Cosimo Bartoli (I geometrici elementi di Alberto Durero, Firenze, 1537), circolando così nell’intero continente. Il trattato racchiude, oltre alla rielaborazione di contenuti di geometria classica già noti e presenti in opere precedenti, numerosi argomenti che riappaiono nel mondo occidentale per la prima volta, oltre a elementi del tutto originali: di particolare interesse risultano le sezioni dedicate alle curve nel piano e nello spazio, ai corpi solidi e ai poliedri, ai metodi e agli strumenti prospettici. Accanto al ruolo di pittore e teorico dell’arte di Albrecht Dürer, va quindi sottolineato con forza quello, di fondamentale importanza, assunto nell’ambito dello sviluppo del pensiero matematico.

Figura 1

Underweysung der Messung mit dem Zirckel und Richtscheyt

Frontespizio della seconda edizione (1538), con il monogramma di Dürer

Figura 2

Etliche Unterricht zu Befestigung der Stett, Schloss und Flecken

Frontespizio della prima edizione (1527)

Figura 3

Vier

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